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Progetti per la Salute Mentale

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AGGIORNAMENTO GIUGNO 2021
Il progetto MAuRA prende finalmente il via!
Il nostro alloggio è finalmente pronto ad accogliere le prime ospiti! Trovate tutti i dettagli nell’articolo che ci è stato dedicato!

Link all’articolo

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In Lombardia e, più in generale, in Italia, l’integrazione tra Neuropsichiatria Infantile (NPIA) e Psichiatria Adulti, risulta ancora oggi problematica – in particolare per quanto riguarda il passaggio da un servizio all’altro dei ragazzi che diventano maggiorenni ed hanno ancora bisogni di assistenza.

Tali problemi sono attribuiti ad importanti differenze nell’approccio e nella cultura professionale di queste due diverse specialità ed a criticità nella realizzazione di programmi specifici per facilitare la loro integrazione (Reale & Bonati, 2015).

Grazie al Bando Housing Mi.Mo.5 di Fondazione Cariplo, Fondazione Aiutiamoli Onlus e Associazione Contatto Onlus, in collaborazione con Comune di Milano, AGB onlus, CPS Giovani Livigno (ASST Niguarda) e Fondazione Mission Bambini, si sono proposti di creare, in una co-residenza del complesso residenziale di via Ernesto Moneta 60, un modello abitativo che risponda a bisogni di tipo abitativo, sociale e di salute mentale nell’area critica del passaggio all’età adulta e della transizione NPIA-Psichiatria adulti: MAuRA Autonomia Ragazze Milano

Tale modello abitativo al femminile prevede di ospitare neo-maggiorenni (18-24 aa) in carico ai servizi sociali, e seguite dai servizi di salute mentale, al fine di avviarle alla vita autonoma.

Invianti saranno i servizi sociali tutela minori di Milano e dei Comuni limitrofi in collaborazione con i servizi di NPIA e di salute mentale adulti (CPS giovani dell’ASST Niguarda).
L’ente gestore affiancherà le giovani in un programma di emancipazione ed autonomizzazione abitativa e faciliterà la continuità della cura integrando il piano terapeutico individuale (PTI) con un programma educativo personalizzato (PEI).

Il progetto è stato realizzato con Fondazione Cariplo impegnata nel sostegno e nella promozione di progetti di utilità sociale legati al settore dell’arte e cultura, dell’ambiente, dei servizi alla persona e della ricerca scientifica. Ogni anno vengono realizzati più di 1000 progetti per un valore di circa 150 milioni di euro a stagione. Fondazione Cariplo ha lanciato 4 programmi intersettoriali che portano in sé i valori fondamentali della filantropia di Cariplo: innovazione, attenzione alle categorie sociali fragili, opportunità per i giovani, welfare per tutti. Questi 4 programmi ad alto impatto sociale sono: Cariplo Factory, AttivAree, Lacittàintorno, Cariplo Social Innovation. Non un semplice mecenate, ma il motore di idee. Ulteriori informazioni sul sito www.fondazionecariplo.it

#conFondazioneCariplo

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Vi presentiamo oggi un articolo, relativo al nostro progetto ¡VAMOS!, pubblicato su “Psichiatria Oggi”, dagli autori Bianca Maria de Adamich e Alberto Parabiaghi.
Buona lettura!

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¡ADELANTE! è un progetto clinico-riabilitativo che ha previsto un percorso di co-costruzione di un viaggio all’estero, in Andalucía, da parte di un gruppo di utenti e operatori nell’ambito di alcuni servizi di salute mentale.

I partecipanti al viaggio a Barcellona del 2017 si sono messi all’opera per costruire un nuovo viaggio, tramite un percorso di approfondimento della lingua spagnola, di progettazione, di autofinanziamento, che ha portato al viaggio nelle città di Siviglia e Granada lo scorso ottobre 2018.

Al viaggio hanno partecipato tredici persone: nove utenti in carico a diversi servizi di salute mentale (CPS 5/15 – ASST Santi Paolo e Carlo, Fondazione Aiutiamoli Onlus (Centro Diurno “La Città del Sole” e Residenzialità Leggera “Clessidra”) e Associazione Aiutiamoli – ODV, e tre operatori. Moltissime persone ci hanno però sostenuto e aiutato durante l’intero percorso!

All’interno di una prospettiva di empowerment e recovery, il percorso ha visto attivarsi un gruppo unito nella realizzazione del viaggio, con una presa in carico responsabile del progetto stesso da parte di ciascuno.

Ogni partecipante è protagonista del progetto, ne è artefice e promotore attivo e ciò ha permesso una realizzazione significativamente positiva del viaggio.

Risultati: promozione delle risorse personali (autonomia, autostima, responsabilizzazione, autoefficacia), sociali e relazionali (collaborazione, coesione), crescita personale, potenziamento di reti formali e informali, scambio di buone prassi d’intervento tra servizi pubblici e privati, sensibilizzazione sui temi della salute mentale e dell’empowerment sociale.

I risultati sono stati valutati anche dal punto di vista quantitativo, tramite l’utilizzo del questionario WHOQOL-breve, che ha permesso di rilevare un miglioramento nella valutazione soggettiva della propria qualità della vita e della propria salute sia durante il percorso di quest’anno, sia dal rientro da Barcellona a maggio 2017 al rientro dal secondo viaggio in Andalusia a novembre 2018.

Il progetto ¡ADELANTE!, in continuità con ¡VAMOS!, può dunque costituire un esempio operativo di promozione dell’empowerment individuale e sociale: il viaggio a Siviglia e Granada è stato la concretizzazione dell’intero e lungo percorso riabilitativo svolto ed è stato oggetto di preparazione, d’investimento, di rielaborazione clinica ed anche di condivisione con la società.

Un ringraziamento ai nostri partner ASST Santi Paolo e Carlo e Casa de España Milán.

Progetto sostenuto con i fondi otto per mille della Chiesa Valdese (Unione delle chiese metodiste e valdesi).

dott.ssa Bianca Maria de Adamich
dott. Nicola Taviano

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¡VAMOS! è un progetto riabilitativo realizzato da un gruppo di tredici persone che si è concretizzato in un viaggio a Barcellona, in Spagna. Protagonisti sono stati nove utenti e quattro operatori, frequentanti Aiutiamoli Onlus, il Centro Diurno “La Città del Sole” e il CPS di viale Puglie 33 (ASST Fatebenefratelli Sacco). Il progetto ha previsto la co-costruzione del viaggio a Barcellona tramite il lavoro di gruppo come importante opportunità di promozione della partecipazione attiva e di contrasto all’isolamento sociale, di incremento dell’autonomia, della responsabilità e della capacità di relazionarsi positivamente con gli altri.

Obiettivi di ¡VAMOS! sono stati: empowerment, promozione dell’autoefficacia e delle skills personali e relazionali, recovery, potenziamento dell’assunzione di responsabilità e dell’autonomia decisionale, promozione dell’inclusione sociale, anche in un contesto straniero, sensibilizzazione sul tema della salute mentale, potenziamento della rete territoriale con i Servizi di cura e scambio di buone prassi d’intervento.

La strategia d’intervento ha previsto la partecipazione al Laboratorio di relazione in lingua spagnola volto alla conoscenza dello spagnolo ed il lavoro congiunto per la progettazione e la realizzazione del viaggio, attraverso una modalità attiva e partecipativa, all’interno di un contesto incoraggiante; il gruppo ha così pianificato il percorso di viaggio, prenotato voli, trasporti e alloggi, programmato le giornate in Spagna, organizzato raccolte fondi utili ad integrare le quote versate da ciascuno per il viaggio, nonché condiviso il percorso con la cittadinanza.

Preziosa è stata collaborazione con ASST Fatebenefratelli Sacco ed in particolare con il CPS di viale Puglie, con Casa de España, con Casa delle Associazioni e del Volontariato, nonché con diversi enti sul territorio che hanno ospitato le varie iniziative.

Infine, il progetto ¡VAMOS! è stato scelto come esempio di buona pratica del fareassieme in salute mentale al convegno “Le parole ritrovate” ed è stato raccontato e condiviso dal gruppo al relativo evento “Il giro d’Italia 2017 – Le parole lasciano spazio ai fatti” presso Palazzo Marino a Milano.

Progetto sostenuto con i fondi otto per mille della Chiesa Valdese (Unione delle chiese metodiste e valdesi).
dott.ssa Bianca Maria de Adamich
dott. Nicola Taviano

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¡VAMOS! Cap. 3 – ¡Compañeros! è il terzo capitolo del progetto clinico-riabilitativo di co-costruzione di viaggi in Spagna, a cui un gruppo di utenti e operatori in ambito psichiatrico lavora da tre anni, lungo un continuum che ha visto il gruppo crearsi, unirsi, crescere e attivarsi in modo cooperativo per la creazione di un’esperienza unica e rara: viaggiare all’estero, lontano dall’Italia, parlando spagnolo assieme a un gruppo di persone unite dallo stesso entusiasmo, dagli stessi timori, da esperienze simili di vita e da una forte voglia di esplorare il mondo con coraggio.

Dopo aver visitato Barcellona, Siviglia e Granada, quest’anno il gruppo ha preso autonomamente l’iniziativa di proporre un terzo viaggio a Madrid.

Il progetto si avvale di una strutturazione consolidata durante tre anni di lavoro, che si è arricchita di nuovi spunti e linee d’azione. Permane l’ottica di promozione della salute che si focalizza sulle risorse degli utenti, sull’empowerment (Kieffer, 1984), in linea con un sistema di welfare che si concentri sui fattori protettivi anziché su quelli di rischio; infatti, il progetto intende la recovery (Carling et al., 1999) come un processo di cambiamento, un viaggio, che può avere un’importante risonanza a livello comunitario e porsi attivamente in contrasto allo stigma rispetto alla malattia mentale attraverso un impatto su utenti di altre realtà, altri servizi e altri territori.

L’autoefficacia e la presa in carico responsabile da parte di ciascuno, ha permesso la pianificazione delle azioni organizzative, la realizzazione di un percorso di autofinanziamento, il consolidamento del gruppo e la partenza per Madrid!

Sede operativa è il Centro Diurno “La Città del Sole” di Aiutiamoli Onlus, ma sono coinvolti anche ASST Santi Paolo e Carlo, ASST Fatebenefratelli Sacco, la Residenzialità Leggera di Aiutiamoli Onlus, Casa de España Milán e il Centro de Rehabilitación Psicosocial (CRPS) Arturo Soria de Hermanas Hospitalarias a Madrid.

Come negli anni passati, diverse figure territoriali hanno ospitato le raccolte fondi volte all’autofinanziamento e ciò ha messo il gruppo in diretto contatto con il territorio e con la cittadinanza. Inoltre, il nostro viaggio a Madrid è stato condiviso in occasione della Giornata Mondiale della Salute Mentale (10 ottobre 2019).

I risultati di ¡VAMOS! sono stati valutati sia da un punto di vista qualitativo, sia attraverso una valutazione quantitativa longitudinale, tramite l’utilizzo del questionario WHOQOL-BREVE, con la presenza di un miglioramento costante della percezione della qualità della vita da parte dei partecipanti.

¡VAMOS! può allora costituire un esempio operativo di promozione dell’empowerment individuale e sociale. In un’ottica di impresa collettiva come veicolo del cambiamento, siamo in movimento, dinamici, nelle relazioni e nel mondo.

Un ringraziamento ai nostri partner ASST Santi Paolo e Carlo, Casa de España Milán e Hermanas Hospitalarias.

dott.ssa Bianca Maria de Adamich
dott. Nicola Taviano

Gruppo ¡VAMOS!

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Il progetto della vacanza, oltre ad essere un momento di svago e riposo, vuole essere un appuntamento con la “normalità” e soprattutto punta a favorire l’acquisizione o il ripristino di funzioni e abilità sopite a causa della malattia. Da qui il titolo del progetto “Passi che trasformano”, “passi” per favorire la crescita e la consapevolezza delle proprie abilità e risorse, “passi” per arrivare ad una migliore qualità della vita e là dove è possibile, all’autonomia.

Significa offrire anche alla famiglia la possibilità di prendere una pausa dalla gestione quotidiana del proprio caro con tutto ciò che essa comporta dal punto di vista del carico fisico, ma soprattutto psicologico.

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Progetto finanziato da UPS Fondation con l’intento di promuovere la coalizione comunitaria nel territorio di “residenza dell’associazione”. Nasce dall’esigenza di favorire interventi volti alla prevenzione. Per iniziare a parlare di salute mentale (perciò sensibilizzare) si è pensato di attivare corsi di formazione legati al mondo artistico (musica con il corso di Dj e fotografia con il corso di Fotografia) aperti ai giovani di Milano.
Altri corsi di formazione sono volti ai volontari (Corso di formazione per volontari nella salute mentale) e rivolti ai famigliari (Corso psico – educazionale per i famigliari).
Attraverso il contatto e l’interazione con persone con disagio psichico è possibile avviare percorsi che vanno dall’integrazione alla sensibilizzazione oppure che mirano alla prevenzione. Il percorso logico è il seguente: se conosco, capisco di più. Se capisco di più ho meno timore e posso chiedere aiuto per me o per altre persone.

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I concetti di “cura” e “territorio” sono al centro di iniziative ed interventi realizzati da più enti  che aderiscono al Tavolo milanese di coordianamento della salute mentale, che ha contribuito a definire le linee guida per l’attuale piano di zona.

La ricchezza e la diversità delle esperienze in atto mostrano modalità nuove e integrabili che concorrono alla finalità generale di inclusione sociale dei soggetti con disagio psichico maggiore a rischio di emarginazione, avendo come obiettivo non solo questi ultimi ma anche i familiari coinvolti, gli abitanti del territorio e le risorse risocializzanti presenti in esso.

Questo progetto mira a riunire alcuni di questi interventi già avviati, integrandoli nel nuovo progetto “TRA CASA E CITTA’: PERCORSI DI INCLUSIONE SOCIALE”, promuovendone la continuità nel tempo e la maggiore visibilità e permettendo, quindi, una reale “messa in rete”, efficace e concreta.

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BANDO VOLONTARIATO 2018 “Il filo rosso delle periferie: spazi, partecipazione, inclusione”: il progetto si propone come attivatore di un processo: a partire dall’idea di “beni comuni” si intende ridare valore alla presenza di spazi a disposizione della collettività, promuovendo processi di coprogettazione.

Aiutiamoli capofila in rete con Associazione Diversamente Onlus, Associazione di volontariato Caminante, Fondazione Aiutiamoli Onlus, Associazione Città Visibili, Cascina Verde Spes Onlus, Parrochia Sant’Eugenio, CPS ZONA 4-ASST Fatebenefratelli Sacco, Fondazione Casa della Carità “Angelo Abriani”, Fondazione ERIS Onlus, B&B Colordesign

Leggi la sintesi del progetto

La promozione della salute mentale dalla scuola al territorio nasce come sviluppo del progetto finanziato nel 2016. I buoni risultati ottenuti, nonostante le difficoltà di sincronizzazione tra le attività proposte con i calendari e l’organizzazione interna scolastica, ci ha portato a rimanere nella scuola e a sviluppare nel 2017 ulteriori linee di intervento con l’obiettivo di favorire un ampliamento del raggio di influenza delle azioni di prevenzione e sensibilizzazione rivolgendole al territorio e alla cittadinanza, attraverso il connubio di un’informazione corretta, e l’utilizzo dell’espressione artistica quale antidoto al pregiudizio e strumento di integrazione e aggregazione.

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